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lunedì 20 giugno 2011

Paris el la tour Eiffel

Pour les èntrangers "Paris c'est la France " ET ILS ONT PAS TOUT à FAIT TORT! en effet PARIS et son aglomération concentrent près d'un cinquiem de la population française, soit 10 milions d'habitants ,sur 2,2% seulement du teritorie.
Paris capital des rue de France, c'est oujord'hui encore le centre du pouvoir, politique et économiquedu pays.
le symbole de Paris est la tour Eiffel, une tour de fer puddle  de 327 mètres de hauteur.
Costruit par Gustave Eiffel e ses collaborateurs pou l'esposition universelle de Paris de 1889 , et initialment nommée "tour de 300 mètres, ce monument est devenu le symbole de la capital française. la tour Eiffel est restée monument le plus levédu monde pendant 41 ans

domenica 1 maggio 2011

Glenn Miller-In The Mood

Alton Glenn Miller  è stato un trombonistadirettore d'orchestra e compositore statunitense. Fu un musicista jazz e direttore d'orchestra tra i più noti dell'epoca swing, e autore di brani celeberrimi come Moonlight serenade e In The Mood.

La carriera musicale  

Nel 1938 formò un secondo gruppo, la Glenn Miller Orchestra, che ottenne subito un grande successo di pubblico. A cavallo tra gli anni trenta e quaranta fu l'orchestra più popolare negliStati Uniti. Tra i pezzi più celebri del suo repertorio, si ricordano In the MoodChattanooga Choo ChooPennsylvania 6-5000String of Pearls e Moonlight Serenade.

Il primo disco d'oro della storia

Il 10 febbraio 1942 Glenn Miller ricevette il primo Disco d'oro della storia per la sua incisione di Chattanooga Choo Choo, che aveva venduto oltre un milione di copie in appena tre mesi. Per celebrare il successo del suo artista, la casa discografica RCA Victor si inventò la trovata pubblicitaria di dipingere d'oro una copia del disco e gliela consegnò a sorpresa durante una trasmissione radiofonica in diretta.

La seconda guerra mondiale

Nel 1942 Miller si arruolò volontario nell'aviazione degli Stati Uniti, per dare il suo contributo alla guerra che il suo paese stava combattendo. Con il grado di capitano , fu messo a capo dell'orchestra militare il 9 luglio 1944 e assegnato all'intrattenimento delle truppe all'estero.
Miller scomparve improvvisamente il 15 dicembre 1944, mentre sorvolava la Manica a bordo di un aereo militare per raggiungere Parigi, dove la sua orchestra avrebbe dovuto suonare per i soldati che avevano da poco liberato la capitale francese.
Il suo corpo non fu mai recuperato. Come disperso in guerra, nell'aprile del 1992 gli fu dedicata una lapide nel Cimitero Nazionale di Arlington.

♫ Bob Dylan - Blowin' In The Wind

Blowin' in the Wind è una famosa canzone di contenuto pacifista scritta da Bob Dylan nel 1962 e pubblicata la prima volta l'anno successivo nell'album The Freewheelin' Bob Dylan.
Questo brano è da molti considerato il manifesto della generazione dei giovani statunitensi disillusi dalla politica portata avanti negli anni cinquanta e sessanta dal loro paese e sfociata dapprima nella guerra fredda e poi nella guerra del Vietnam.
Quando scrisse questo motivo, Dylan non era ancora quel paladino della controcultura che dopo pochi anni avrebbe rimesso in discussione - con la propria attività artistica di poeta e musicista - antichi pregiudizi e paure nuove; ma già allora  era in grado di mostrarsi cosciente e padrone - in termini di comprensione del senso delle cose - dei nuovi pericoli derivanti dall'era atomica.
Nel ritornello - rivolto metaforicamente ad un ipotetico amico, nel quale si potrebbe identificare l'intera umanità - viene data una risposta che lascia uno spiraglio all'ottimismo: una risposta che c'è, e a portarla basterà un soffio di vento.Tre semplici strofe sono in questo caso sufficienti al compositore-poeta per interrogarsi su tematiche sociali ed esistenziali. In particolare, al centro della sua visionaria poeticità sono il senso della condizione umana e l'incapacità dell'uomo di ripudiare in maniera definitiva e totale ogni tipo di guerra.

"Va pensiero" (G.Verdi)





Va, pensiero, sull'ali dorate;

  Va, ti posa sui clivi, sui colli,
  Ove olezzano tepide e molli
  L'aure dolci del suolo natal!

Del Giordano le rive saluta,

  Di Sionne le torri atterrate...
  Oh mia patria sì bella e perduta!
  O membranza sì cara e fatal!

Arpa d'or dei fatidici vati,

 Perché muta dal salice pendi?
  Le memorie nel petto riaccendi,
  Ci favella del tempo che fu!

O simile di Solima[3] ai fati

  Traggi un suono di crudo lamento,
  O t'ispiri il Signore un concento
  Che ne infonda al patire virtù!

venerdì 18 marzo 2011

Herik Ibsen


Henrik Ibsen ( 1828 – 1906) è stato uno scrittore e drammaturgo norvegese.
È considerato il padre della drammaturgia moderna, per aver portato nel teatro la dimensione più intima della borghesia ottocentesca, mettendone a nudo le contraddizioni e il profondo maschilismo.
In seguito al fallimento dell'attività del padre, commerciante in legname, Ibsen dovette abbandonare gli studi e iniziò a lavorare in una farmacia a Grimstad. Nell'inverno tra il 1848 ed il1849 Ibsen scrisse il suo primo drammaCatilina.
Trasferitosi a Oslo, studiò medicina e lavorò come assistente teatrale e scrittore. Nel 1851 diventò direttore del Norske Theater di Bergen, dove aveva lavorato come maestro di scena. Dopo aver studiato scenografia a Copenaghen e a Dresda, nel 1857 fu nominato direttore del Kristiania Norske Theater. In quegli anni compose i drammi Fru Inger til Østråt (Donna Inger di Østråt, 1855), Gildet på Solhaug (Una festa a Solhaug, 1856), Olaf Liljekrans e Hærmændene paa Helgeland ("I guerrieri di Helgeland", 1857).
Ad una fase posteriore della sua intensa produzione letteraria risalgono opere come Terje Vigen (1862), Kjærlighedens Komedie ("La commedia dell'amore", 1862) e il dramma storicoKongs-emnerne ("I pretendenti al trono", 1863).

Il viaggio in Europa e la fase romantica

Dopo la chiusura del teatro di Bergen, Ibsen partì e visitò Roma, dove scrisse un dramma, Brand (1866). L'anno seguente compose il Peer Gynt (1867), opera surreale, resa famosa dalla musica di Edvard Grieg.
La fase romantica ibseniana si conclude con la commedia brillante De unges Forbund (La lega dei giovani, 1869) e con il dramma Kejser og Galilaer (Cesare e il Galileo, 1873)

La fase del teatro sociale

La fase più squisitamente sociale del teatro ibseniano è battezzata da Samfundets støtter ("I pilastri della società", 1877), seguito da Et dukkehjem ("Casa di bambola", 1879), imperniato su una figura femminile in rivolta con la famiglia. A questi seguono altri capolavori, come Gengangere ("Gli spettri", 1881), En folkefiende ("Un nemico del popolo", 1882),Vildanden ("L'anitra selvatica", 1884), Rosmersholm ("Villa Rosmer", 1886), Fruen fra havet ("La donna del mare", 1888) e Hedda Gabler (1890).
A questo periodo risalgono anche i drammi Bygmester Solness ("Il costruttore Solness", 1892) e Lille Eyolf ("Il piccolo Eyolf", 1894). Dopo il ritorno a Cristiania, Ibsen scrisse i suoi ultimi lavori, John Gabriel Borkmann (1896) e Når vi døde vågner (1899).
Si dice che l'ultima parola detta da Ibsen sul letto di morte sia "nonostante".

lunedì 14 marzo 2011

la Cina


La superficie della Cina è di 9.671.018 km², il che ne fa lo Stato più esteso dell'Asia orientale; la popolazione è di oltre 1,341,900,000 persone, pari a circa il 19.5% della popolazione mondiale: la Cina è il Paese più popoloso del mondo.
La forma di Stato della Cina è una Repubblica socialista governata da un partito unico, il Partito comunista cinese ; la sua amministrazione è articolata in 22 province, 5 regioni autonome, 4 comuni, e 2 regioni amministrative speciali.
La Cina confina con 14 Paesi: a nord con Russia e Mongolia; a est con la Corea del Nord; a sud con VietnamBirmaniaLaosBhutan eNepal; a ovest con IndiaPakistanKazakistanTagikistanAfghanistan e Kirghizistan. Si affaccia inoltre a est sul Mar Giallo e sul Mar Cinese Orientale e sud-est sul Mar Cinese Meridionale.

il Giappone


Il Giappone è uno Stato insulare dell'Asia orientale.
Situato nell'Oceano Pacifico, si trova ad est di Mar del GiapponeCinaCorea del NordCorea del Sud e Russia; e si snoda dal Mare di Ochotsk nel nord, fino al Mar Cinese orientale e Taiwan nel sud. I caratteri che compongono il nome del Giappone significano "origine del sole", ed è questo il motivo per cui è spesso identificato come la terra del Sole nascente o il Paese del Sol levante.
Il Giappone è un arcipelago composto di 6852 isole; le 4 isole più grandi sono: HonshūHokkaidōKyūshū e Shikoku, che da sole rappresentano circa il 97% della superficie terrestre del Giappone. Molte isole sono montagne, alcune di origine vulcanica; per esempio, la vetta più alta del Giappone, il Monte Fuji è un vulcano attivo[3]. Con una popolazione di circa 128 milioni di individui, il Giappone risulta essere la decima nazione più popolosa al mondo. La Grande Area di Tōkyō, che include la città di Tōkyō e numerose prefetture confinanti, è di fatto la più grande area metropolitana del mondo, con oltre 30 milioni di residenti.
Ricerche archeologiche indicano che l'arcipelago è abitato dal Paleolitico superiore. La prima menzione scritta sul Giappone inizia con una breve apparizione in un libro di storia cinese del primo secolo a.C. Influenze provenienti dal mondo esterno seguirono un lungo periodo di isolamento che ha caratterizzato profondamente la storia del Giappone. Fin dall'adozione dell'attuale Costituzione, il Giappone mantiene una monarchia costituzionale con un imperatore e un parlamento eletto, la dieta.
Tra le grandi potenze[4], il Giappone ha la seconda maggiore economia per prodotto interno lordo e la terza maggiore per potere d'acquisto, è anche il quarto maggiore esportatore e il sesto maggiore importatore a livello mondiale. Inoltre il Giappone è l'unica nazione asiatica delG8 ed attualmente è un membro non permanente del consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite. Il Giappone ha un moderno apparato militare utilizzato per l'autodifesa e per missioni di pace, ed ha riavuto il diritto di dichiarare guerra (cosa che dopo il 1945 non ha potuto fare).
Il Giappone è un paese sviluppato con uno standard di vita molto elevato (decimo a livello mondiale), inoltre i cittadini giapponesi hanno la maggiore aspettativa di vita al mondo e il tasso di mortalità infantile è il terzo più basso

l'asia


L'ASIA
L'Asia è il continente con la maggiore altitudine media (960 m); dal punto di vista geografico, può essere divisa in tre grandi regioni: la regione settentrionale, pianeggiante, costituita dal bassopiano turanico-siberiano e dal tavolato siberiano; la regione mediana, con i giganteschi sistemi montuosi; la regione meridionale, frazionata in tre grandi penisole. Il fiume Jenisej divide in due parti il tavolato siberiano: l'orientale (altopiano siberiano), con bassi rilievi che generalmente non superano i 500 m, con alcune cime più elevate (monti Putorana, 2.037 m; monti dello Jenisej, 1.122 m); l'occidentale (bassopiano siberiano), con terre pianeggianti divise dal bassopiano turanico dalle alture della Chirghisia. La regione mediana dei grandi sistemi montuosi comprende una fascia gigantesca di acrocori, altipiani e di catene che si annodano nel Pamir, il "tetto del mondo".
Da occidente la grande fascia orografica presenta l'altopiano anatolico, con a nord i monti Eusini e a sud il Tauro, l'Acrocoro Armeno, che raggiunge i 5.165 m con il monte Ararat, e si collega a nord con il sistema dal Caucaso formato da catene parallele altissime (Elbrus, 5.633 m), e a sud-est con l'altopiano iranico chiuso tra i monti Elbrus e i monti del Khorasan e dell'Afghanistan a nord, i monti della Persia meridionale e del Belucistan a sud che terminano, con i monti Sulaiman, nella pianura dell'Indo.
Da queste masse montuose si dipartono poi catene minori nella Cina e, verso sud, nella penisola indocinese. Fra i due fasci di catene che si dipartono dal Pamir, si stende l'altopiano di Hanhai (mare disseccato), la cui parte orientale è occupata dal deserto di Gobi.
La regione meridionale dell'Asia presenta due grandi penisole bagnate dall'oceano Indiano: l'Arabia e l'India, formate da tavolati con orli montagnosi, morfologicamente simili all'Africa; il tavolato indiano (Deccan) è orlato lungo le coste da rilievi, Ghati Occidentali e Ghati Orientali, ed è separato dai grandi sistemi montuosi centrali dal bassopiano indogangetico. I festoni insulari e peninsulari della parte orientale del continente sono frammenti di catene montuose periferiche caratterizzate dalla presenza di molti vulcani (116 attivi tra le isole Curili e il Giappone), allineati nella cosiddetta cintura di fuoco del pacifico (si indica una zona caratterizzata da frequenti terremoti)

la libia

La libia
La  Libia è uno Stato del Nord Africa. La sua capitale è Tripoli. La Libia occupa la parte centrale del Nord Africa, affacciandosi sul Mar Mediterraneo intorno al Golfo della Sirte. Confina a nord-ovest con la Tunisia, a ovest con l'Algeria, a sud con il Niger e il Ciad, a sud-est col Sudan, a est con l'Egitto. I confini della Libia sono frutto di trattati e convenzioni stipulati nel tempo da vari stati fra cui l'Italia, la Francia, la Gran Bretagna e l'Egitto. Il territorio libico è molto esteso, ma dominato in larga misura dal deserto, essa è il quarto paese dell'Africa per superficie, il diciassettesimo del mondo. Nonostante l’alto tassi di natalità, il Paese mantiene una bassissima densità, gli abitanti si concentrano nei centri urbani costieri: Tripoli  è la città più popolosa, il principale porto marittimo e il più grande centro commerciale e manifatturiero della Libia. Inoltre è sede del governo nazionale e dell'Università Al-Fateh. Grazie alla sua storia millenaria vi sono molti e significativi siti archeologici. Il clima è tipicamente mediterraneo, con estati calde e secche, inverni freddi e precipitazioni modeste, e Bengasi. La Libia ex colonia italiana e del Regno Unito raggiunge l’indipendenza nel 1951. Nel 1969 in seguito a un  colpo di stato attuato dal colonnello Gheddafi, venne abbattuta la monarchia e instaurata una repubblica socialista. Nel territorio libico sono presenti grandi giacimenti petroliferi, scoperti negli anni ’50 dalle colonie italiane, avevano attirato le multinazionali, in particolare gli USA. Grazie al petrolio la Libia riscontra un PIL pro capite  tra i più alti del continente. Un’altra risorsa della Libia è la presenza di gas naturale che è rilevante per la loro economia. È stata accusata di alimentare il terrorismo internazionale , la Libia è stata sottoposta dall’ONU a sanzioni revocate nel 2003-2004 le ha consentito di uscire da un isolamento dannoso.

Energia nucleare
L’uranio è un metallo di colore bianco argenteo, è molto pesante e4 può essere sfruttato come combustibile. L’uranio si ricava dall’uranite, un minerale che contiene due tipi di elementi: 238U(uranio 238) che è uranio comune, non fissile, e  235U (uranio 235), che è uranio radioattivo, fissile. Il rapporto è di circa 99% di238U e  1% di 235U. Con un procedimento di arricchimento si può portare la percentuale fissile al 3%, per confezionare le pastiglie per i reattori nucleari. Se si continua si può ottenere materiale fissile al 90% per fare la bomba atomica. Pertanto l’uranio può essere utilizzato in due modi:
  • Nel reattore nucleare di una centrale termoelettrica per produrre il vapore in pressione che aziona la turbina;
  • Nella bomba all’uranio o bomba atomica.
Centrale nucleare
Con centrale elettronucleare (o più raramente centrale nucleotermoelettrica e più comunemente centrale nucleare o atomica), si intende generalmente una centrale elettricache sfrutta il calore prodotto da una reazione di fissione nucleare a catena autoalimentata e controllata per generare vapore (o gas come l'anidride carbonica) a temperatura e pressione elevate col fine di alimentare turbine connesse ad alternatori e producendo quindi elettricità. Possono essere composte da uno o più reattori.Il termine potrà essere esteso anche alle eventuali future centrali a fusione nucleare, che potrebbero impiegare un reattore a fusione nucleare; tuttavia la ricerca in questo campo è ancora in una fase sperimentale-prototipale di impianto e la fusione nucleare controllata è stata ottenuta solamente per brevi periodi di tempo e con una bassa resa energetica, e soltanto in laboratorio.
Reattore nucleare
È un contenitore cilindrico in acciaio dove si fa bollire l’acqua per trasformarla in vapore . Utilizza materiale fissile arricchito al 3%: la reazione a catena si sviluppa lentamente  e libera un flesso regolare di energia in forma controllata.

Schema della fissione
Un neutrone è stato <<sparato>> contro un nucleo di uranio 235, che si spacca in due frammenti e lascia liberi anche altri tre neutroni. La somma delle masse dei due frammenti e dei tre neutroni è leggermente minore della massa del nucleo di uranio: la materia che è <<sparita>> si è trasformata in energia. Se accanto all’uranio 235 ve ne sono molti altri, si ottiene una reazione a catena: dalla rottura del primo nucleo si libera energia, ma escono anche tre neutroni; essi rompono tre nuclei vicini, che liberano energia, e ciascuno di loro fa uscire tre neutroni; essi rompono nove nuclei vicini ecc.

La prima guerra mondiale

La prima guerra mondiale(1914-1918)
Erano quattro le  cause che hanno  scatenato la prima  guerra mondiale:
La causa politica: i contrasti tra gli stati
  • La Francia voleva sottrarre l’Alsazia e la Lorena alla Germania;
  • L’Italia voleva liberare Trento e Trieste dal dominio Austriaco;
  • La Gran Bretagna si sentiva minacciata dalla Germania .
L’Europa era divisa in due schieramenti: la  triplice intesa formata da Francia, Gran Bretagna e Russia, e la  triplice alleanza che comprendeva Germania Austria e Italia.
La causa militare
Le grandi potenze europee da anni si preparavano alla guerra, dotandosi di grandi armamenti.
La causa economica
Per avere il controllo delle materie prime, gli stati occidentali si stavano impegnando nella conquista dell’Africa e dell’Asia.
La causa culturale
Le guerre portavano a cambiamenti della situazione sociale e politica .
Lo scoppio della prima guerra mondiale:
Il pretesto che ha scatenato la guerra fu l’assassinio del futuro erede al trono austriaco,  Francesco Ferdinando. L'assassinio avvenne mentre Francesco Ferdinando attraversava Sarajevo. L’attentatore era un bosniaco(nei Balcani), che risiedeva in Serbia. L’attentato era stato tollerato da parte del governo serbo. L’Austria inviò alla Serbia un ultimatum con la quale imponeva la partecipazione di funzionari austriaci alle indagini dell’attentato. La Serbia non accettò e l’Austria, il 28 luglio 1914, le dichiarò guerra. Si formarono due schieramenti:
·       da una parte Austria e Germania (Imperi Centrali), poi Bulgaria, Ungheria e Impero turco
·       dall’altra Francia Inghilterra e Russia (Triplice Intesa) al fianco della Serbia. Scesero in guerra anche il Giappone e gli Stati Uniti, che portò con se altri Paesi, con i quali formarono gli “Alleati”. 

L’Italia si dichiarò neutrale allo scoppio della guerra e si giustificò dicendo che l’Austria e la Germania non erano state aggredite. L’Italia era divisa in due schieramenti:
·       I neutralisti, cioè chi voleva che l’Italia restasse neutrale. Fra questi c’erano: socialisti, cattolici e parlamentari liberali guidati da Giolitti.
·       Gli interventisti, cioè coloro che erano favorevoli ad entrare in guerra. Tra cui: i nazionalisti di cui faceva parte Gabriele D‘Annunzio, l’esercito, l’ambiente della corte, i grandi industriali e alcuni tra i socialisti e i democratici.
Dei socialisti faceva parte Benito Mussolini espulso perché voleva partecipare alla guerra, così si schierò dalla parte degli interventisti.
 Con il Patto di Londra (26 aprile 1915) l’Italia chiuse i rapporti con la Triplice Alleanza e si schierò con l’Intesa. Il 24 maggio 1915 l’Italia entrò in guerra.

La guerra di trincea:
La Germania aveva invaso Lussemburgo e il Belgio, con l’intenzione di occupare subito la Francia, però vennero fermati sul fiume Marna. Col passare del tempo il conflitto si tramutò in una guerra di trincea, cioè in lunghe fosse scavate nel terreno. Dalla rapida guerra di movimento si era passati a una logorante guerra di posizione.  L’esercito tedesco e  austriaco dovettero combattere duramente contro quello russo. Ma nella primavera del 1915 sferrarono un attacco contro la Russia, si aggiunse anche l’esercito turco. La Russia era in difficoltà per l’insufficienza della produzione industriale che non le consentiva di sostenere il proprio esercito.
Sul fiume Isonzo si scontrarono l’esercito italiano contro quello austriaco, ma poco dopo anche qui la guerra  si trasferì nelle trincee. L’Italia era impreparata per questa guerra. Il generale Luigi Cadorna aveva imposto una durissima disciplina. L’esercito austriaco si impegnò nella spedizione punitiva contro gli italiani perché l’Italia li aveva traditi. L’esercito italiano respinse l’offensiva e riuscì a conquistare Gorizia. La Francia e l’Inghilterra avevano praticato un blocco del commercio marittimo ai danni degli imperi centrali tagliando a questi ogni rifornimento. I tentativi della flotta tedesca di lasciare i porti del mare del Nord veniva sistematicamente bloccati dalle corazzate inglesi. Per ovviare a questa situazione la Germania diede inizio alla guerra sottomarina, utilizzando i piccoli e micidiali sottomarini.  La Germania affrontò la marina inglese nella battaglia dello Jutland. I tedeschi iniziarono ad affondare tutte le navi mercantili e passeggeri. L’affondamento di un transatlantico causò la morte di un migliaio di persone tra cui degli statunitensi. Pertanto gli Statunitensi ritenevano che questi affondamenti erano contrari ai principi della libertà di navigazione di commercio. Anche loro entrarono in guerra a fianco dell’intesa il 6 aprile 1917. Fin dall’inizio del conflitto gli aiuti economici degli americani erano stati fondamentali per gli eserciti anglo-francesi.
Nel 1917 la situazione alimentare divenne particolarmente critica in Austria e in Germania in Russia e in Italia. Alle difficoltà per reperire i generi alimentari si aggiunsero una crescente inflazione e la diffusione di malattie come il tifo la tubercolosi e il colera.
Il 1917 fu un anno  segnato per la Russia dalla rivoluzione d’ottobre. Il 3 marzo del 1918 venne firmata la pace di Brest-Litovsk tra Russi e Tedeschi, la resa della Russia dava respiro agli imperi centrali. Così Austria e Germania hanno concentrato tutte le loro forze sul Fronte italiano; Il 24 ottobre fu sferrato un attacco a Caporetto a cui l’esercito italiano affiancato da Cadorna non riuscì a resistere. La “rotta” di Caporetto testimoniò la disorganizzazione, l’incapacità strategica e la mancanza di compattezza delle truppe italiane. Quando tutto sembrava perduto il paese diede prova di un forte capacità di reazione e formò un governo di solidarietà nazionale con a capo Vittorio Emanuele Orlando. Cadorna fu destituito e il comando dell’esercito fu affidato al generale Armando Diaz. Per ottenere di nuovo la fiducia dei soldati il governo promise vantaggi economici per il dopo guerra, inclusa una distribuzione di terre ai contadini. Grazie a questo progetto e ad una mobilitazione eccezionale Diaz riuscì ad arginare la rotta delle truppe italiane.
Una delle caratteristiche che distinse la prima guerra mondiale dalle guerre che l'avevano preceduta fu che coinvolse non soltanto eserciti e governi, ma anche le popolazioni civili. La guerra di trincea impose sacrifici non soltanto ai soldati ma anche alle popolazioni che soffrirono gravi restrizioni.
           

La fine della prima guerra mondiale:
Dopo il ritiro della Russia, nella primavera del 1918 Austria e Germania erano a corto di materie prime, lanciò l’ultima offensiva. Ma anche questa volta i Francesi e Inglesi respinsero l’attacco nella seconda battaglia di Marna. Anche l’Italia passò alla controffensiva ottenendo la decisiva vittoria a Vittorio Veneto. L’Austria firmò l’armistizio il 4 Novembre 1918 e la Germania l’11. La grande guerra era finita ma si lasciava alle spalle una pesante eredità di distruzioni economiche, di conflitti sociali e di tensioni politiche.
I trattati di pace
I colloqui di pace si svolsero a Parigi. Wilson aveva scritto quattordici punti che riassumevano i progetti per la futura politica europea e mondiale. In cui dava molta importanza all’autodeterminazione delle nazioni: ogni nazione doveva scegliere la propria forma di governo.
Ecco cosa pretendevano gli stati:
  • Molti stati europei furono riconosciuti indipendente: Ungheria, Cecoslovacchia, Iugoslavia, Lettonia, Lituania, Estonia;
  • l’Austria perse i suoi 7/8 del territori;
  • la Turchia perse tutti i territori europei, tranne la città di Istambul;
  • la Siria fu affidata alla Francia;
  • la Germania venne accusata responsabile della guerra, fu costretta a pagare i danni(132 miliardi di marchi oro) e fu anche privata delle colonie;
  • l’Alsazia e la Lorena ritornarono alla Francia;
  • atri territori tedeschi passarono alla Danimarca e alla Polonia.
La Germania riteneva che la punizione imposta era troppo dura, ma anche l’Italia era insoddisfatta infatti dicevano che era stata una vittoria mutilata. Così ricevette Trentino, l’Alto Adige, la Venezia Giulia e Trieste.