Visualizzazioni totali


lunedì 20 giugno 2011

Paris el la tour Eiffel

Pour les èntrangers "Paris c'est la France " ET ILS ONT PAS TOUT à FAIT TORT! en effet PARIS et son aglomération concentrent près d'un cinquiem de la population française, soit 10 milions d'habitants ,sur 2,2% seulement du teritorie.
Paris capital des rue de France, c'est oujord'hui encore le centre du pouvoir, politique et économiquedu pays.
le symbole de Paris est la tour Eiffel, une tour de fer puddle  de 327 mètres de hauteur.
Costruit par Gustave Eiffel e ses collaborateurs pou l'esposition universelle de Paris de 1889 , et initialment nommée "tour de 300 mètres, ce monument est devenu le symbole de la capital française. la tour Eiffel est restée monument le plus levédu monde pendant 41 ans

domenica 1 maggio 2011

Glenn Miller-In The Mood

Alton Glenn Miller  è stato un trombonistadirettore d'orchestra e compositore statunitense. Fu un musicista jazz e direttore d'orchestra tra i più noti dell'epoca swing, e autore di brani celeberrimi come Moonlight serenade e In The Mood.

La carriera musicale  

Nel 1938 formò un secondo gruppo, la Glenn Miller Orchestra, che ottenne subito un grande successo di pubblico. A cavallo tra gli anni trenta e quaranta fu l'orchestra più popolare negliStati Uniti. Tra i pezzi più celebri del suo repertorio, si ricordano In the MoodChattanooga Choo ChooPennsylvania 6-5000String of Pearls e Moonlight Serenade.

Il primo disco d'oro della storia

Il 10 febbraio 1942 Glenn Miller ricevette il primo Disco d'oro della storia per la sua incisione di Chattanooga Choo Choo, che aveva venduto oltre un milione di copie in appena tre mesi. Per celebrare il successo del suo artista, la casa discografica RCA Victor si inventò la trovata pubblicitaria di dipingere d'oro una copia del disco e gliela consegnò a sorpresa durante una trasmissione radiofonica in diretta.

La seconda guerra mondiale

Nel 1942 Miller si arruolò volontario nell'aviazione degli Stati Uniti, per dare il suo contributo alla guerra che il suo paese stava combattendo. Con il grado di capitano , fu messo a capo dell'orchestra militare il 9 luglio 1944 e assegnato all'intrattenimento delle truppe all'estero.
Miller scomparve improvvisamente il 15 dicembre 1944, mentre sorvolava la Manica a bordo di un aereo militare per raggiungere Parigi, dove la sua orchestra avrebbe dovuto suonare per i soldati che avevano da poco liberato la capitale francese.
Il suo corpo non fu mai recuperato. Come disperso in guerra, nell'aprile del 1992 gli fu dedicata una lapide nel Cimitero Nazionale di Arlington.

♫ Bob Dylan - Blowin' In The Wind

Blowin' in the Wind è una famosa canzone di contenuto pacifista scritta da Bob Dylan nel 1962 e pubblicata la prima volta l'anno successivo nell'album The Freewheelin' Bob Dylan.
Questo brano è da molti considerato il manifesto della generazione dei giovani statunitensi disillusi dalla politica portata avanti negli anni cinquanta e sessanta dal loro paese e sfociata dapprima nella guerra fredda e poi nella guerra del Vietnam.
Quando scrisse questo motivo, Dylan non era ancora quel paladino della controcultura che dopo pochi anni avrebbe rimesso in discussione - con la propria attività artistica di poeta e musicista - antichi pregiudizi e paure nuove; ma già allora  era in grado di mostrarsi cosciente e padrone - in termini di comprensione del senso delle cose - dei nuovi pericoli derivanti dall'era atomica.
Nel ritornello - rivolto metaforicamente ad un ipotetico amico, nel quale si potrebbe identificare l'intera umanità - viene data una risposta che lascia uno spiraglio all'ottimismo: una risposta che c'è, e a portarla basterà un soffio di vento.Tre semplici strofe sono in questo caso sufficienti al compositore-poeta per interrogarsi su tematiche sociali ed esistenziali. In particolare, al centro della sua visionaria poeticità sono il senso della condizione umana e l'incapacità dell'uomo di ripudiare in maniera definitiva e totale ogni tipo di guerra.

"Va pensiero" (G.Verdi)





Va, pensiero, sull'ali dorate;

  Va, ti posa sui clivi, sui colli,
  Ove olezzano tepide e molli
  L'aure dolci del suolo natal!

Del Giordano le rive saluta,

  Di Sionne le torri atterrate...
  Oh mia patria sì bella e perduta!
  O membranza sì cara e fatal!

Arpa d'or dei fatidici vati,

 Perché muta dal salice pendi?
  Le memorie nel petto riaccendi,
  Ci favella del tempo che fu!

O simile di Solima[3] ai fati

  Traggi un suono di crudo lamento,
  O t'ispiri il Signore un concento
  Che ne infonda al patire virtù!

venerdì 18 marzo 2011

Herik Ibsen


Henrik Ibsen ( 1828 – 1906) è stato uno scrittore e drammaturgo norvegese.
È considerato il padre della drammaturgia moderna, per aver portato nel teatro la dimensione più intima della borghesia ottocentesca, mettendone a nudo le contraddizioni e il profondo maschilismo.
In seguito al fallimento dell'attività del padre, commerciante in legname, Ibsen dovette abbandonare gli studi e iniziò a lavorare in una farmacia a Grimstad. Nell'inverno tra il 1848 ed il1849 Ibsen scrisse il suo primo drammaCatilina.
Trasferitosi a Oslo, studiò medicina e lavorò come assistente teatrale e scrittore. Nel 1851 diventò direttore del Norske Theater di Bergen, dove aveva lavorato come maestro di scena. Dopo aver studiato scenografia a Copenaghen e a Dresda, nel 1857 fu nominato direttore del Kristiania Norske Theater. In quegli anni compose i drammi Fru Inger til Østråt (Donna Inger di Østråt, 1855), Gildet på Solhaug (Una festa a Solhaug, 1856), Olaf Liljekrans e Hærmændene paa Helgeland ("I guerrieri di Helgeland", 1857).
Ad una fase posteriore della sua intensa produzione letteraria risalgono opere come Terje Vigen (1862), Kjærlighedens Komedie ("La commedia dell'amore", 1862) e il dramma storicoKongs-emnerne ("I pretendenti al trono", 1863).

Il viaggio in Europa e la fase romantica

Dopo la chiusura del teatro di Bergen, Ibsen partì e visitò Roma, dove scrisse un dramma, Brand (1866). L'anno seguente compose il Peer Gynt (1867), opera surreale, resa famosa dalla musica di Edvard Grieg.
La fase romantica ibseniana si conclude con la commedia brillante De unges Forbund (La lega dei giovani, 1869) e con il dramma Kejser og Galilaer (Cesare e il Galileo, 1873)

La fase del teatro sociale

La fase più squisitamente sociale del teatro ibseniano è battezzata da Samfundets støtter ("I pilastri della società", 1877), seguito da Et dukkehjem ("Casa di bambola", 1879), imperniato su una figura femminile in rivolta con la famiglia. A questi seguono altri capolavori, come Gengangere ("Gli spettri", 1881), En folkefiende ("Un nemico del popolo", 1882),Vildanden ("L'anitra selvatica", 1884), Rosmersholm ("Villa Rosmer", 1886), Fruen fra havet ("La donna del mare", 1888) e Hedda Gabler (1890).
A questo periodo risalgono anche i drammi Bygmester Solness ("Il costruttore Solness", 1892) e Lille Eyolf ("Il piccolo Eyolf", 1894). Dopo il ritorno a Cristiania, Ibsen scrisse i suoi ultimi lavori, John Gabriel Borkmann (1896) e Når vi døde vågner (1899).
Si dice che l'ultima parola detta da Ibsen sul letto di morte sia "nonostante".

lunedì 14 marzo 2011

la Cina


La superficie della Cina è di 9.671.018 km², il che ne fa lo Stato più esteso dell'Asia orientale; la popolazione è di oltre 1,341,900,000 persone, pari a circa il 19.5% della popolazione mondiale: la Cina è il Paese più popoloso del mondo.
La forma di Stato della Cina è una Repubblica socialista governata da un partito unico, il Partito comunista cinese ; la sua amministrazione è articolata in 22 province, 5 regioni autonome, 4 comuni, e 2 regioni amministrative speciali.
La Cina confina con 14 Paesi: a nord con Russia e Mongolia; a est con la Corea del Nord; a sud con VietnamBirmaniaLaosBhutan eNepal; a ovest con IndiaPakistanKazakistanTagikistanAfghanistan e Kirghizistan. Si affaccia inoltre a est sul Mar Giallo e sul Mar Cinese Orientale e sud-est sul Mar Cinese Meridionale.

il Giappone


Il Giappone è uno Stato insulare dell'Asia orientale.
Situato nell'Oceano Pacifico, si trova ad est di Mar del GiapponeCinaCorea del NordCorea del Sud e Russia; e si snoda dal Mare di Ochotsk nel nord, fino al Mar Cinese orientale e Taiwan nel sud. I caratteri che compongono il nome del Giappone significano "origine del sole", ed è questo il motivo per cui è spesso identificato come la terra del Sole nascente o il Paese del Sol levante.
Il Giappone è un arcipelago composto di 6852 isole; le 4 isole più grandi sono: HonshūHokkaidōKyūshū e Shikoku, che da sole rappresentano circa il 97% della superficie terrestre del Giappone. Molte isole sono montagne, alcune di origine vulcanica; per esempio, la vetta più alta del Giappone, il Monte Fuji è un vulcano attivo[3]. Con una popolazione di circa 128 milioni di individui, il Giappone risulta essere la decima nazione più popolosa al mondo. La Grande Area di Tōkyō, che include la città di Tōkyō e numerose prefetture confinanti, è di fatto la più grande area metropolitana del mondo, con oltre 30 milioni di residenti.
Ricerche archeologiche indicano che l'arcipelago è abitato dal Paleolitico superiore. La prima menzione scritta sul Giappone inizia con una breve apparizione in un libro di storia cinese del primo secolo a.C. Influenze provenienti dal mondo esterno seguirono un lungo periodo di isolamento che ha caratterizzato profondamente la storia del Giappone. Fin dall'adozione dell'attuale Costituzione, il Giappone mantiene una monarchia costituzionale con un imperatore e un parlamento eletto, la dieta.
Tra le grandi potenze[4], il Giappone ha la seconda maggiore economia per prodotto interno lordo e la terza maggiore per potere d'acquisto, è anche il quarto maggiore esportatore e il sesto maggiore importatore a livello mondiale. Inoltre il Giappone è l'unica nazione asiatica delG8 ed attualmente è un membro non permanente del consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite. Il Giappone ha un moderno apparato militare utilizzato per l'autodifesa e per missioni di pace, ed ha riavuto il diritto di dichiarare guerra (cosa che dopo il 1945 non ha potuto fare).
Il Giappone è un paese sviluppato con uno standard di vita molto elevato (decimo a livello mondiale), inoltre i cittadini giapponesi hanno la maggiore aspettativa di vita al mondo e il tasso di mortalità infantile è il terzo più basso